Il punto di partenza è un denaro. Il denaro pagato dal padrone della parabola a tutti i suoi operai, sia ai primi che agli ultimi assunti in vigna. Quel denaro, che genera scontento, ci interroga, ma che cos’è la giustizia? E che cos’è la bontà? Da quel denaro si parte in compagnia di mostri, cammelli e iguane, tenuti per mano da Cristina Campo, e accompagnati da Anna Maria Ortese, che ci sussurra che a questo mondo non tutto è contabilità. Esiste l’eccedenza, ciò che non si misura, e quella la mette Dio, tranquilli, che come il padrone della parabola sembra non ami compilare bilanci.
IL CICLO: LA BIBBIA CHE NON TI ASPETTI.
Due sono le grandi tradizioni da cui ha avuto origine la nostra civiltà, e dalle quali non si può prescindere se vogliamo che la luce dell’Europa – ossia l’umanesimo – continui a brillare: una è la tradizione greco-latina, l’altra è quella giudaico-cristiana. La prima ha il suo fondamento nei Classici (a partire da Omero), la seconda nella Bibbia, Antico e Nuovo Testamento.
Senza la conoscenza, sia pure superficiale, di queste due realtà, tutta la cultura che abbiamo ereditato dal passato risulterebbe poco a poco illeggibile. Soprattutto la Bibbia corre oggi molti rischi. Vuoi perché l’incidenza della religione sulla società si è molto indebolita, vuoi perché soprattutto nel sud Europa cattolico la lettura quotidiana della Bibbia non è mai stata un’abitudine, sta di fatto che non solo Dante o Petrarca, ma anche autori a noi vicini — James Joyce, Thomas Mann, Graham Greene, Samuel Beckett, perfino Proust — rischiano di farsi più oscuri, la loro comprensione più approssimativa.
È necessario tornare a leggere la Bibbia, affrontare i suoi enigmi, immedesimarsi con il suo crudo realismo, con il suo paesaggio arido e immenso, con i suoi protagonisti spesso rudi, ma tutti alle prese con le domande fondamentali dell’esistenza umana. Perciò abbiamo sfidato alcuni scrittori a immedesimarsi con il testo biblico e con la sua profondità, senza facili eccessi d’interpretazione. Dopo Giacomo Poretti, Sandro Veronesi, Andrea Tarabbia e Silvano Petrosino, Paolo Cognetti, Marco Balzano, Gianmario Villalta, Nicola Lagioia e Luca Doninelli, quest’anno vogliamo sfidare quattro autrici da diversi campi della cultura: il teatro, il giornalismo, il romanzo e la poesia. – L. Doninelli
Biglietti:
15,00 € / INTERO
8,00 € / UNIVERSITÀ, SCUOLE DI TEATRO, DESIDERA CARD (acquistabile solo in cassa)
Orario:
Martedì 11 marzo 2025, ore 20.30