Effervescente, elegante e alla moda, Lipsia viene considerata la città più trendy della Sassonia, da sempre una delle predilette dai “creativi” di ogni epoca. E oltre ad aver vissuto da protagonista alcuni degli eventi più grandi della storia d’Europa e del mondo intero, l’ottava città della Germania per grandezza vanta ancor oggi numeri da record.
Pur non essendo la capitale della Sassonia, Lipsia è la città più popolosa del Land, l’ottava della Germania in ordine di grandezza e una delle più verdi in assoluto: è una delle città più vivaci, cosmopolite, poliedriche e ricche di storia del Paese, che continua a sorprendere ancor oggi con la sua creatività artistica e il suo stile di vita rilassato in straordinaria armonia con la natura.
Lipsia ha una lunga tradizione di sport di alto livello; Il suo stadio è la RedBull Arena (42.500 posti a sedere), uno dei gioielli dell’architettura sportiva tedesca e campo di casa del RB Leipzig, dove il 24 giugno si giocheranno la partita Italia – Croazia e gli incontri del 18 e 21 giugno e del 2 luglio. Annesso allo stadio si trova lo SportMuseum con la sua ricchissima collezione di oltre 90.000 cimeli storici (ingresso gratuito). Oltre a questo museo, nello Sports Forum, l’area dello stadio, si trova anche una tappa dell’itinerario Sports Route, un percorso che attraversa la città narrando storia e sviluppo di discipline e istituzioni sportive come il primo archivio sportivo tedesco.
Il Canoe Park Markkleeberg, invece, è un paradiso per gli appassionati di sport d’acqua bianca, un impianto fra i più moderni al mondo, paragonabile tecnicamente ai percorsi olimpici di Londra, Tokyo e Sydney.
Lipsia, dove nel 1900 nacque la Federcalcio tedesca, è una città poliedrica e vibrante di vita, musica e cultura. Importante centro fieristico e tecnologico d’avanguardia, si distingue anche per gli oltre 50 musei e prestigiose collezioni quali la Galleria d’arte contemporanea di Villa Herfurth, il Centro d’arte contemporanea nel vecchio cotonificio Spinnerei Leipzig, con 11 gallerie d’arte, un centinaio di atelier, negozi e tipografie.
Memorie del passato e identità del presente
Il passato di Lipsia e dintorni è segnato da eventi che hanno scritto la storia dell’Europa e non solo, quali la Disputa teologica fra il protestante Lutero e il cattolico Eck nel 1519, la Battaglia delle Nazioni alleate contro Napoleone nel 1813 e, non da ultimo, la Rivoluzione Pacifica iniziata nella Chiesa di San Nicola, che portò alla riunificazione tedesca nel 1989 e valse a Lipsia il nome di “città degli eroi”.
Nata nel VII secolo come piccolo insediamento slavo dal nome di Lipzk, “luogo dei tigli”, la città ottenne dapprima lo status di “mercato” (1165) e successivamente il diritto di “ospitare la fiera” (1497), primo passo di un’evoluzione che ha via via trasformato il piccolo centro all’incrocio di due importanti arterie commerciali dell’Europa medievale in uno dei principali poli fieristico-espositivi del mondo moderno. Dal Medioevo in poi la città definita nel Faust come “una piccola Parigi” ha continuato a cavalcare la storia: con l’introduzione del carattere a stampa, ad esempio, ha visto l’apertura della prima stamperia nel 1481, e oggi la sua Buchmesse è seconda solo alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte.
Sede di una delle università più antiche del mondo (1409) e “casa” di artisti, filosofi e letterati fra cui Bach, Mendelssohn, Schumann, Liszt, Grieg, Wagner, Mahler, Goethe, Schiller, Hoffmann, Leibnitz e Nietzsche, ancor oggi Lipsia vanta eccellenze musicali di fama internazionale come l’Opera, la più antica del mondo dopo Milano e Amburgo (1693), l’Orchestra Gewandhaus, ovvero l’orchestra sinfonica civica più antica del mondo (1743), il coro delle voci bianche dei Thomaner con i suoi otto secoli di storia e il Conservatorio fondato da Mendelssohn nel 1843, il secondo d’Europa dopo quello di Parigi. Alla straordinaria tradizione musicale della città sono dedicati i tour del Leipzig Music Trail che conducono ai musei e ai “luoghi” dei grandi compositori classici, ed eventi internazionali come il Festival Bachiano (07-16/06), le Giornate di Mendelssohn (29/10-04/11), il Wave-Gotik-Treffen, il più importante festival europeo di cultura gotica e musica Goth (17-20/05), o le Giornate del Jazz (19-26/10).
Oltre al centro storico con la Piazza del Mercato, il Municipio e le splendide chiese di San Nicola e San Tommaso, Lipsia vanta una novantina di chiese e più di 50 tra musei e prestigiose collezioni quali la Galleria d’arte contemporanea di Villa Herfurth, il Museo di Belle Arti con capolavori del XV-XXI secolo e il Museo civico che include anche una speciale sezione per i bambini, il monumento alla battaglia di Lipsia (1813) e la casa di Schiller. Oltre al Museo etnografico, inoltre, il Centro Grassi ospita anche due musei fra i più importanti d’Europa: il Museo di design e arti applicate, e il Museo degli strumenti musicali dell’Università, con oltre 9.000 pezzi d’esposizione fra cui vere rarità.
I Centri d’arte contemporanea, invece, hanno sede nei capannoni industriali riconvertiti del vecchio cotonificio Spinnerei, con gallerie d’arte, laboratori e tipografie, dell’ex fabbrica di tappezzerie e carte da parati Tapetenwerk, con atelier di artisti, designer e architetti, e della centrale termoelettrica dismessa Kunstkraftwerk. Oggi quest’ultima è un innovativo centro di arte contemporanea, design e comunicazione le cui mostre immersive e digitali offrono spunti sorprendenti per accostarsi ai grandi artisti del passato in chiave moderna (in programma fino a giugno: Claude Monet – Master of Colors and Light).
Natura, sostenibilità e grande sport
Nonostante sia una delle città più popolose della Germania, Lipsia è anche una delle più green: un terzo della sua superficie è costituito da parchi e spazi verdi con percorsi ciclabili ed escursionistici, il suo bosco cittadino è la foresta urbana contigua più grande del suo genere in Europa e gli ottimi servizi di trasporto pubblico, e-bike e car sharing consentono di spostarsi con facilità nel rispetto dell’ambiente. Alla sostenibilità contribuisce anche l’ampia scelta di negozi di moda equo-solidale, prodotti regionali biologici e mercati a chilometro zero, molto apprezzati anche dalla ristorazione. A questo proposito non si possono non citare ristoranti, pub e locali tradizionali come, ad esempio, quelli del Drallewatsch, un quartiere lungo quasi un chilometro in cui si susseguono locali, birrerie e bar alla moda.
Sicuramente 48 ore sono troppo poche, perché vi è moltissimo da vedere in questa città così bella, vivace e creativa: e allora, Stay a litte bit longer e godetevi Lipsia!
Curiosità da record
Arrivando in treno alla stazione centrale si scopre che la Hauptbahnhof di Lipsia è la stazione ferroviaria di testa più grande d’Europa e che gli storici treni a vapore a scartamento ridotto sono un mezzo comodo e originale per visitare la regione dall’Elba alla cima dei Monti Metalliferi. Fra le attrazioni più amate, soprattutto dalle famiglie, vi è poi lo Zoo, uno dei più moderni e famosi del mondo con 6 regioni climatiche, 850 specie animali e la serra tropicale più grande d’Europa. Detiene un record europeo anche il Monumento ai caduti nella Battaglia delle Nazioni: con i suoi 91 metri d’altezza, l’imponente monumento inaugurato nel 1913, a cento anni esatti dalla sanguinosa battaglia, è il più alto d’Europa.
Assolutamente straordinario è anche il Panometro, un gasometro dismesso e trasformato in galleria espositiva in cui ammirare le installazioni artistiche con gigantografie panoramiche di Yadegar Asisi, che nel corso degli anni vi ha via via ricostruito il relitto del Titanic, l’Everest, la Grande Barriera corallina, la Battaglia delle Nazioni, l’Amazzonia e il Carolas Garden, un giardino autoctono con fiori e insetti ingigantiti rispetto ai visitatori, grandi quanto un granello di polline. Dallo scorso 16 marzo vi si può ammirare “La Cattedrale di Monet”: la nuova gigantografia a 360° (32 x 110 m) consente un’immersione virtuale nella vita quotidiana della Rouen di fine Ottocento riprodotta nel celebre dipinto, dove i visitatori si mescolano fra la gente nella piazza e nelle vie antistanti la Cattedrale incontrando, oltre allo stesso Monet, anche vari suoi contemporanei come Van Gogh e Renoir.
Foto di Leipzig Panorama of Augustusplatz©GNTB_ Francesco Carovillano