HAPPY HOUR DAY, SEMPRE PIÙ PERSONE PREFERISCONO BERE A CASA (45%): ECCO I 5COCKTAIL “FAI DA TE” DA PREPARARE COL DECALOGO DEI DRINKSETTER


“Staying in is the new going out”: un recente report statunitense ha rivelato che il 45%
dei consumatori preferisce consumare alcolici premium tra le mura domestiche. Ma non
è tutto: un intervistato su 3 ha dichiarato addirittura di voler allestire un “home bar”. Ma
come miscelare al meglio per amici e parenti? Dal mortaio per il pesto ereditato dalla
nonna come pestello improvvisato, all’uso creativo degli ingredienti casalinghi, fino alla
cristalliera domestica impiegata per i tumblers degli spirits, gli esperti drinksetter di
Anthology by Mavolo propongono una guida pratica “for dummies” in 10 semplici
consigli per preparare 5 drink fai-da-te e festeggiare l’Happy Hour Day in compagnia.
Come ogni anno il 12 novembre ricorre l’Happy Hour Day, la giornata che celebra a livello
internazionale un rito molto amato dagli italiani, vera e propria tendenza a livello globale. Ci si
aspetta grande festa negli Stati Uniti, Paese in cui è nato, ma non solo. Se infatti quella dell’ora felice è
un’abitudine che arriva direttamente da Oltreoceano, l’italianissimo aperitivo, ad esempio, è la
tradizione che più si avvicina a quella di lunga data dell’Happy Hour. Le prime menzioni del termine, di
fine Ottocento, riguardano il cosiddetto Happy Hour Social Club, che organizzava ricchi banchetti in
occasione delle feste. L’Happy Hour diventa poi uno strumento di propaganda per il movimento
femminista, che rivendicava, tra i diritti fondamentali per le donne, anche la possibilità di entrare nei
saloon. Da lì, l’usanza si trasferisce, negli anni ‘20 del Novecento, a bordo delle navi della Marina
Militare degli Stati Uniti, rappresentando un momento di svago per marinai e ufficiali. La locuzione è
stata in seguito adoperata durante il proibizionismo per indicare il momento della giornata durante il
quale le persone, prima della cena, andavano a consumare bevande alcoliche negli iconici speakeasy.
Dagli Anni ’60 fino ad oggi, l’Happy Hour si è affermato come un vero e proprio rito di convivialità,
dentro e fuori casa. Con la pandemia, poi, l’home bartending è diventato un trend mondiale. Basti
pensare che oggi, secondo un report riportato da Beverage Daily, “staying in is the new going out” per
un americano su 4, col 45% degli intervistati che ha riferito di consumare prodotti premium a casa,
rispetto a bar e ristoranti (34%). A causa della permanenza forzata nelle proprie abitazioni durante il
periodo pandemico, in molti si sono infatti improvvisati barman per continuare a gustare i propri
cocktail preferiti, mitigando la nostalgia del bancone. Quando poi l’ambiente domestico è tornato a
essere un luogo di aggregazione, si è diffusa sempre di più la consuetudine di consumare un
“aperitivo” prima di sedersi a tavola, tanto che un intervistato su 3 ha dichiarato addirittura di voler
allestire un home bar, una strategia che, tra le altre cose, consente al 33% dei millennial di combattere
l’inflazione del settore.
Che aspettate quindi, oggi è il giorno giusto per festeggiare! E se non si ha voglia di uscire, organizzare
un happy hour a casa non dev’essere necessariamente uno stress, anzi. “Preparare cocktail a casa può
essere un’esperienza divertente e creativa. Con prodotti di qualità e i consigli giusti, tutti possono
diventare barman per una sera. La chiave è l’entusiasmo per l’arte del bartending casalingo”,
commenta Alessia Bigolin, drinksetter di Anthology by Mavolo. Ecco dunque i 10 segreti
dell’esperta per fare pratica e sorprendere amici e parenti in questo Happy Hour Day:

  1. In mancanza di strumenti professionali, giocare di creatività: come shaker alternativo, si può
    utilizzare un barattolo per conserve. Mezza tazzina da caffè come jigger per misurare gli
    ingredienti. Al posto di un setaccio, un colino da tè. Per mescolare i cocktail, si può impiegare una
    bacchetta cinese. Si può utilizzare invece il manico di un cucchiaio di legno come pestello
    improvvisato o riesumare il mortaio per il pesto ereditato dalla nonna.
  2. Sperimentare con gli ingredienti: utilizzare miele o zucchero per preparare uno sciroppo, magari
    aggiungendo della marmellata. Esplorare le spezie come cannella, pepe nero o noce moscata per
    dare un pizzico di calore e complessità. Giocare con le erbe aromatiche come menta, basilico o
    rosmarino per aggiungere profondità alle bevande. In generale, l’uso creativo di ingredienti
    casalinghi può davvero sorprendere gli ospiti.
  3. Bilanciare i sapori: occorre mantenere un equilibrio tra gli elementi dolci, acidi e alcolici. Se
    sciroppi, miele e succhi di frutta regalano dolcezza ai cocktail, gli agrumi sono la chiave in fatto di
    acidità, tanto quanto la frutta di stagione lo è per contribuire alla freschezza della composizione.
    Un assaggio di prova mentre si prepara il cocktail è la strategia vincente.
  4. Raffreddare correttamente, utilizzando il ghiaccio in modo efficace senza annacquare il drink. In
    alternativa, raffreddare direttamente i bicchieri. Aggiungere questo passo alla preparazione dei
    cocktail darà una piacevole sensazione di freschezza al palato.
  5. Selezione dei bicchieri: ogni cocktail vorrebbe il suo bicchiere, esattamente come le pietanze. Senza
    rifare la cristalliera, se si hanno dei tumbler bassi, i classici bicchieri da acqua, o alti per le bibite, e
    dei calici da vino, si ha tutto il necessario per lasciare tutti di stucco.
  6. Decorazione creativa: prestate attenzione alla presentazione dei cocktail e il gioco è fatto. Una
    fetta di agrumi, una ciliegia, una foglia di menta o una cannuccia colorata faranno la differenza.
  7. Mescolare o agitare adeguatamente: prima di tutto, imparare quando mescolare o agitare. Agitare
    è ideale per cocktail con ingredienti diversi; mescolare è perfetto per drink meno complessi. A voi la
    scelta.
  8. Curiosità e ispirazione: via libera alla curiosità consultando libri, tutorial online o visitando bar. È
    utile lasciarsi ispirare dalle stagioni, dai gusti personali, dai luoghi di provenienza dei prodotti, dai
    profumi di un viaggio.
  9. Personalizzazione e fantasia: se personalizzare i cocktail in base ai gusti degli invitati è doveroso,
    l’immaginazione resta comunque la chiave di ogni successo. Osare con i sapori, da scoprire
    direttamente in casa. Una spruzzata di aceto balsamico o una goccia di essenza di vaniglia possono
    portare questo Happy Hour a un livello inaspettato.
  10. Un gioco di equilibri: un drink si sviluppa scegliendo una base alcolica, aggiungendo una
    componente dolce e poi una parte acida, che dev’essere leggermente maggiore della parte
    zuccherina, equilibrando e smorzando il tenore alcolico del cocktail. Qualunque ingrediente scelto
    dev’essere in armonia e nessuno deve prevalere eccessivamente sul risultato finale.

Ecco infine i 5 cocktail perfetti da preparare e gustare tra le mura domestiche secondo la drinksetter
Alessia Bigolin di Anthology by Mavolo :

MAYFAIR LADY
4 cl di gin Mayfair Six Pm
15 cl di pink grapefruit Le Tribute


In un bicchiere alto, pieno di ghiaccio, versare 4 cl di gin e colmare con la soda, mescolare
delicatamente. Guarnire con una fetta di pompelmo rosa e a piacere qualche foglia di rosmarino.
Consiglio: per chi non avesse in misurino graduato o un jigger può dosare con un piccolo bicchiere da
liquore o riempiendo di gin mezza tazzina da caffè.

PASS TO PASSION
5 cl di Arrangé Mango Passion Damoiseau
4 cl di succo di lime fresco

Versare gli ingredienti in uno shaker, agitare con ghiaccio, e servire in un bicchiere raffreddato.
Consiglio: per avere bicchieri ben ghiacciati, basterà metterli nel freezer un paio d’ore prima
dell’utilizzo.

HONEYMOON
5 cl di gin Amuerte Coca Leaf Black
4 cl di succo di limone
1 cucchiaio da cucina di miele liquido



Versare prima il gin, poi il miele, il succo di limone ed infine il ghiaccio. Shakerare energicamente,
versare in un bicchiere, guarnire con una rondella di zenzero.
Consiglio: il miele che facilmente troverete sul fondo delle vostre dispense lo potete anche sostituire con
sciroppo d’acero o d’agave.

MAD IN NEW YORK
4 cl di whisky M&H Classic
2 cl di liquore al chinotto e coriandolo Dennis Zoppi



Versate gli ingredienti in un mixing glass, (o a casa in un bicchiere capiente) pieno di ghiaccio, girare
con uno bar spoon o la bacchetta cinese dell’ultimo delivery, fino a completo raffreddamento, filtrate
in una coppetta ghiacciata (basteranno alcune ore in congelatore), e aggiungete un pizzico di cannella
o noce moscata per un tocco speziato.
Consiglio: profumate il bicchiere con una buccia d’arancia passata sul bordo del bicchiere per un effetto
WOW!

PARADISE LOST
2 cl di vermut Not Another Vermouth
10 cl di ginger ale Le Tribute
Versare il vermut nel bicchiere pieno di ghiaccio, colmare con il ginger ale, guarnire con:
1 fetta di limone
1 fetta d’arancia
1 ciuffo di menta
1 rondella di cetriolo
1 ciliegia al maraschino


Consiglio: se avete altra frutta a disposizione sperimentate i nuovi sapori, una piccola costa di sedano
con cui girare anche il cocktail potrebbe sorprendervi.