Una Bellezza Piccola Piccola al Teatro Linguaggicreativi

Dal 26 al 29 Gennaio Venerdi e Lunedi h 20:30 • Sabato e Domenica 19:00

Un’artista e un suo vecchio amante si ritrovano dopo vent’anni. La donna sta per lanciarsi nel vuoto. Deve compiere la sua ultima performance. L’uomo la guarda. Non le crede.
Comincia così, in un luogo metafisico che può essere l’interno di un museo come la cima di un grattacielo, La scena è divisa in due e ci porta in due tempi diversi. La relazione tra i due vent’anni prima e quella di oggi. Nel centro un’opera d’arte danza.

L’artista dello spettacolo cerca ogni volta il gesto estremo, non in senso provocatorio, ma piuttosto per mettersi alla prova in un soliloquio che la rende sempre più sola. Forma e sostanza non si fondono con il reale ma con l’io della performer. L’autocompiacimento non le permette di guardarsi e di guardare gli altri, la folla, e il gesto estremo verso cui dirige la sua ultima performance rimane il gesto di una persona che ha abbandonato la società da molto, troppo tempo.

Cosa significa essere artista? Quali soglie bisogna oltrepassare? Quali solitudini vivere.
Possiamo affermare con Roger Scruton – nel suo saggio “La Bellezza”- che l’opera d’arte non è da confondersi con la bellezza, che non è necessariamente bella, anzi, la sua bellezza non ha nulla a che fare con il bello.
La bellezza è sovversiva! Non risponde ai criteri di buono e vero. La bellezza va oltre. Scava dentro la nostra esperienza. È lo specchio di un’emozione. Non è etica, non è buona, non è vera.
L’artista in questo senso non ha nulla a che spartire con l’etica, esiste si un’etica dell’arte ma non ha a che fare con l’artista quanto piuttosto con le sue opere, coi luoghi e materiali con cui lavora. Lo specchio che ci rimanda lo spettacolo è quello di un artista solo, che passa nella vita e nelle esperienze come il passeggero di un treno che osserva dal finestrino eppure in grado di modificare la realtà, di dialogarci, di rendere la sua azione reale pur essendo una menzogna.

In scena Marialice Tagliavini e Diego Paul Galtieri nei ruoli dell’artista e del suo amante, Simona Migliori Michele Costabile nei ruoli dei due vent’anni prima e Sara Fraschini – danzatrice – nel ruolo dell’opera d’arte che nella sua continua evoluzione cambia con il cambiare delle stagioni e il passare degli anni.

Scene e costumi di Francesca Biffi, testo e regia Paolo Trotti

Una produzione Linguaggicreativi.

BIGLIETTI

Intero 15€
Ridotto under26/over65: 10€
Ridotto under18: 5€

Convenzionati: 12€ (vai all’elenco)
Gruppi minimo 10 persone: 10€/cad

PRENOTAZIONE NECESSARIA

biglietteria@linguaggicreativi.it

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